martedì 29 aprile 2008

Forte dei Marmi Lucca

Il territorio di Forte dei Marmi, nella Versilia, si estende per 9 kmq, tra il Cinquale e il confine comunale con Pietrasanta, al di là del quale si salda con il centro di Fiumetto.

Nel 1914 fu costituito in comune autonomo con la frazione omonima, staccata da Pietrasanta. Il primo sviluppo dell'area, a lungo terra paludosa pressoché disabitata, si ebbe nel XVI secolo, dopo che Michelangelo, per incarico di papa Leone X, tracciò la strada per il trasporto dei marmi dalle Alpi Apuane al mare: e appunto un pontile d'imbarco e un magazzino furono a lungo i soli edifici dell'insediamento.

Alla fine del Settecento, con le bonifiche leopoldine, la località cominciò a popolarsi di pescatori, operai del marmo e contadini. Nel 1788 fu portata a termine la costruzione del forte che avrebbe dato il nome alla comunità e nel corso dell'Ottocento crebbe l'industria dei marmi, con il conseguente aumento dell'attività portuale.

Il decollo di Forte dei Marmi è avvenuto comunque grazie al turismo, i cui timidi inizi sono collocabili verso la fine dell’ottocento, ma la cui rapida ascesa data dal primo dopoguerra, quando la cittadina divenne meta di soggiorno di una élite di aristocratici, industriali e intellettuali.

Articolo tratto da Comune Forte dei Marmi

sabato 26 aprile 2008

Torre del Lago


Spiagge assolate, fresche pinete, il lago sempre calmo, ovvero: Così esclamò Giacomo Puccini, durante una battuta di caccia con gli amici,alla vista di questo angolo di Toscana. Un intarsio di nature che ancora oggi, fortunatamente, fanno di Torre del Lago Puccini meta indiscutibile di soggiorni e vacanze. Immerso tra il lago di Massaciucoli e il Mar Tirreno, tra le Alpi Apuane ed il Parco Naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, rappresenta un ideale punto di partenza per chi vuol scoprire i segreti delle vicinissime città storiche della Toscana.
Si arriva a Torre del Lago Puccini: - per ferrovia, direttamente dalla linea Roma-Genova; - in auto, dalla statale Aurelia mediante i raccordi autostradali con la Firenze-Mare (A11) e la Sestri Levante-Livorno (A12); - in aereo, dal vicino aeroporto Galilei Di Pisa (Km.15);- in barca, sfruttando il famoso porto turistico di Viareggio a soli 5 Km. Sulle sponde del lago, a due passi dalla villa del Maestro che conserva cimeli e documenti della sua intensa vita,
Articolo tratto da Vacanze in versilia

Castagneto Carducci


Capoluogo del Comune omonimo, è un piccolo borgo adagiato sulla sommità della collina, su cui domina il Castello dei Conti della Gherardesca, un tempo circondato da mura di cui sopravvive il fronte rivolto verso il mare e che insieme alla chiesa di San Lorenzo, costituisce il nucleo originario del centro abitato. Intorno al Castello la cui edificazione risale probabilmente al Mille, si è sviluppato il centro urbano secondo uno schema di anelli concentrici che danno vita ad un sistema di strade, vicoli e piazzette. Il castello ebbe, nella sua lunga storia, numerose modificazioni e rifacimenti successivi, al pari della chiesa parrocchiale, a lungo utilizzata come chiesa del castello, come si ravvisa dall’esame delle strutture interne. Davanti alla propositura di San Lorenzo, sorge la Chiesa del S.S. Crocifisso al cui interno è conservato il Crocifisso ligneo di epoca quattocentesca, rinvenuto tra i ruderi dell’antico monastero di San Colombano ed oggetto di vivissimo culto locale, rappresentato dalle "Feste Triennali" L’attuale municipio, divenuto sede municipale nel 1849 nel quadro della complessa vicenda delle preselle, aveva funzionato, a partire dal 1716, da palazzo pretorio; nella piazzetta retrostante, la Piazza della Gogna, avevano luogo le grida di condanne e l’esecuzione di infamanti pene alla gogna ed alla berlina. Di particolare interesse: Castello della Gherardesca (Via Indipendenza), Propositura di San Lorenzo, Chiesa del S.S. Crocifisso, Chiesa della Madonna del Carmine (di recente dichiarata sede del costituendo Museo dei paramenti sacri), Centro Carducciano (Via Carducci, 59), Museo Archivio, Piazzale Belvedere
Articolo tratto da Castagneto Carducci

martedì 22 aprile 2008

Pianosa, un’isola da non dimenticare

Racconta una leggenda che quando la Venere Tirrenica nacque dal mare aveva al collo una collana di perle, e sette di queste perle si staccarono e formarono sette isole, le isole dell’Arcipelago Toscano…

All’interno dell’Arcipelago Pianosa occupa un posto particolare: è la quinta per estensione, ma presenta delle caratteristiche che la rendono un luogo da visitare e da non dimenticarsi più.
Intanto è un’isola, come dice il nome, completamente piatta, pianeggiante (certi viali dritti fiancheggiati da alberi ricordano la pianura della Romagna…). La sua altitudine massima è di soli 29 metri, ma la media sul livello del mare è superiore ai dieci metri, perciò oltre che di bellissime spiagge (la balneazione è permessa solo su quella comunque più grande e bella, Cala Giovanna, con splendidi fondali ottimali per lo snorkeling) l’isola è ben fornita anche di scogliere mozzafiato a picco sul mare. La roccia bianca da cui è formata Pianosa è in realtà ciò che resta di un’antichissima barriera corallina, ed è ricchissima di fossili.
L’Isola, abitata fin dalla preistoria, è famosa per la villa romana appartenuta ad Agrippa Postumo, nipote dell’imperatore Augusto, e per le eccezionali catacombe cristiane, le più grandi a Nord di Roma. Dopo il Cinquecento Pianosa venne abbandonata per la minaccia dei pirati turchi, anche se periodicamente gli abitanti dell’Isola d’Elba la utilizzavano per coltivare cereali.
A partire dall’Unità d’Italia fino a pochi anni fa l’isola è stata utilizzata come carcere, dapprima per ospitare detenuti ammalati di tubercolosi (si riteneva che l’aria di mare agevolasse la guarigione da questa malattia). Durante il fascismo vennero relegati nel carcere di Pianosa molti antifascisti, quindi, dagli anni Settanta in poi, l’isola divenne un carcere di massima sicurezza destinato agli autori di reati di terrorismo o di mafia.

Oggi Pianosa fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, e può essere visitata solo da un numero limitato di visitatori al giorno, accompagnati da guide, per non rovinare l’ambiente ancora incontaminato dell’isola ormai quasi completamente disabitata.
Per ulteriori informazioni potete visitare Pianosa.net

giovedì 17 aprile 2008

Ile terme Calidario Venturina

Immersi nell'antico bagno a 36 gradi all'insegna del benessere e dell'immaginario
Uomini di epoche diverse cercarono calore e sollievo in questa sorgente, lasciando testimonianza del loro passaggio e del loro felice soggiorno, proprio qui, sulle sponde del Calidario.
Immerso nel verde di una splendida pineta che racchiude in sé i profumi di una natura tutta da assaporare.
Il Calidario è un laghetto con sorgente naturale di acqua calda a 36 gradi che sgorga direttamente nella vasca-laghetto con una portata media di circa 12.000 litri al minuto.

Vi si accede passando da spogliatoi riscaldati con passaggio interno diretto nel laghetto.

È aperto tutto l’anno escluso il periodo che va dal 7 gennaio al 4 marzo 2009.

Siamo a Venturina, in Toscana, a cinque chilometri dal mare, nello splendore della Costa degli Etruschi. Ed è facile immaginare, immersi nelle acque calde e nei vapori del Calidario, proprio gli Etruschi che qui iniziarono la pratica della fusione dei metalli.
Nel corso dei secoli furono eremiti cristiani e cavalieri longobardi, legionari romani e granduchi, celebri architetti medicei ed agricoltori sapienti ad essere inebriati dalla dolcezza del clima di questa valle, nutriti dalla ricchezza del suolo, affascinati dalla presenza del mare ed accolti dal calore della sorgente.

Una sorgente che oggi più che mai offre il suo abbraccio sfruttando i benefici effetti dell'acqua e del vapore, ponendoli al servizio del benessere. Un tuffo nel passato ai tempi in cui il popolo etrusco si concedeva bagni e massaggi in un ambiente unico e affascinante, un luogo dove trovare oggi armonia e benessere.

Calidario.it

martedì 8 aprile 2008

Città di Grosseto

FORTEZZA MEDICEA, v. Saffi, rappresenta il baluardo Nordest. delle Mura, edificata nella seconda metà del 500.

MURA, a pianta esagonale, cingono il piccolo Centro Storico: furono fatte costruire da Francesco I nel 1574 su disegno di B Lanci.

TEATRO DEGLI INDUSTRI, v. Mazzini, del sec XIX.

Canapone CANAPONE P.zza Dante Gruppo marmoreo raffigurante Leopoldo lI di Lorena in abiti regali, in atto di sollevare sotto forma di donna l'afflitta Maremma, calpestando una biscia simboleggiante la malaria. Eretto il 7 marzo1846, fu inaugurato il primo maggio dello stesso anno.

Ettore Socci BUSTO AD ETTORE SOCCI, cittadino onorario, deputato del Collegio di Grosseto, repubblicano, personaggio di grande levatura politica e morale, venne eretto il 24 novembre 1907 con intervento finanziario dello stesso Comune (L. 200) e fu realizzato dal prof Gallori.

Andrea Da Grosseto ANDREA DA GROSSETO STATUA, Pzza Baccarini (davanti al Museo Archeologico). Di recente collocazione, esalta la figura di questo illustre letterato del XIII secolo, per alcuni laico, per altri frate dell'ordine dei francescani.

'Il Buttero' "IL BUTTERO" OPERA IN BRONZO di Meo Faccendi, si trova in P.zza Marconi (della Stazione) a simbolico omaggio e testimonianza di una mitica figura del la Maremma.

Articolo tratto da gol.grosseto.it

mercoledì 2 aprile 2008

Storia di Lucca

La città di Lucca fu costruita in epoca imprecisata al confine tra le terre liguri e quelle etrusche e precisamente su un pezzo di terra strappato all'allora fiume Auser, successivamente ribattezzato Serchio. Le particolarità di quelle terre palustri sono alla base delle caratteristiche ambientali della zona, spesso soggette ad alluvioni, e del suo stesso nome, Luk, che significa in celto-ligure: "luogo di paludi". L'opera di bonifica fu iniziata in epoca alto medievale e con la deviazione del fiume Auser verso il mare la città migliorò notevolmente. Da testi storici si apprende che nel 180 a.C. Lucca diviene una colonia latina anche se la sua influenza e la sua notorietà è di gran lunga minore rispetto a quella delle vicine Pisa e Luni. Lucca subisce poi l'invasione dai Goti, dei Bizantini e dei Longobardi che nel 570 d.C penetrano nella città e convertono i lucchesi al Cristianesimo. In quel periodo rifiorisce la città di Lucca sotto tutti i suoi aspetti; religiosi, economici e politici e questo grazie anche alla famosa via Francigena-Romea che collega Lucca alle altre città europee ed italiane, permettendone così l'espansione a livello commerciale e culturale. Nel IX secolo viene conquistata dai Franchi e nasce il Marchesato di Toscana. E' in questo periodo che nei lucchesi inizia a maturare il desiderio di indipendenza; sorgono i primi screzi con Pisa e nascono le prime strutture di autogoverno. Nel 1314 Lucca cade sotto il dominio del Signore di Pisa Uguccione della Faggiola e successivamente viene liberata da Castruccio Castracani della famiglia degli Antelminelli, che diventò, a seguito delle sue conquiste, duca di Lucca, Pisa, Pistoia, Luni e Volterra. Lucca stabilì poi un'alleanza con Carlo V e nello stesso anno subì la congiura dei Poggi e la rivolta degli straccioni (1531-1532) e visse un periodo di crisi religiosa. Nel 1628 nasce il "Libro d'oro", una raccolta dei nomi più illustri delle famiglie nobili tra cui venivano scelti i governanti ma, con la conquista da parte dei francesi nel 1799, la repubblica crollò. Per volere di Napoleone la città divenne principato di Elisa Bonaparte e di Felice Baciocchi. Crollato l'Impero Napoleonico, la città venne affidata alla duchessa Maria Luisa di Borbone e poi al figlio Carlo Ludovico che nel 1847 passò la città in mano al granducato di Toscana. Nel 1860 si unisce al Regno d'Italia. Cittadini Lucchesi famosi furono Luigi Boccherini, compositore del XVIII secolo, il compositore Alfredo Catalani (1854-1893) e il Maestro Giacomo Puccini (1858-1924).
Articolo tartto da:
Lucca on line

Agriturismo a lucca:
Pruneta di Sopra is a country villa in Tuscany with pool Lucca and a large estate all around. The house has many comforts like bikes,children swings,table

All'Isola d'Elba è attivo il servizio di noleggio Scooter e E-Bike

Per coloro che in vacanza non amano usare l'auto e vogliono godersi a pieno la natura, all'Isola d'Elba è attivo un nuovissimo s...