venerdì 26 dicembre 2008

Certosa di Pisa e Tenuta San Rossore


Qui vi è posto uno dei più grandiosi monasteri d'Italia, fondato nel Trecento ma completamente ricostruito nel secolo XVII. Il vastissimo edificio comprende vari ambienti fra cui una chiesa barocca ricca di affreschi e di sculture, l'elegante Chiostrino Capitolare e il suggestivo Chiostro Grande recinto da arcate e ornato al centro da una bellissima fontana. Eccoci poi alle strade che volgono verso ovest, in direzione del mare. Fra queste strade e la costa tirrenica si estendono tre magnifiche zone boscose. La più ampia ed interessante è la Tenuta di San Rossore che prese il nome da una chiesetta (di cui rimangono le rovine) dedicata nel Medioevo al Santo martire Rossore. Essa si distende su un territorio di circa 3.000 ettari e, oltre ad immensi boschi di pini e di querce attraversati da meravigliosi viali popolati di cinghiali, lepri, daini, fagiani, racchiude vaste praterie, campi, villaggi e persino un moderno ippodromo chiamato “Pista degli Escoli”. I più importanti “personaggi” curiosi della “Tenuta” sono i dromedari, un tempo numerosissimi ed ora ridotti pochissimi esemplari.

giovedì 18 dicembre 2008

San Piero a Grado


E' una frazione di Pisa, qui si trova uno dei più insigni ed antichi monumenti pisani. La basilica, isolata in mezzo alla campagna, sorge nel luogo ove, secondo la tradizione, sarebbe sbarcato San Pietro giungendo in Italia. E difatti, a quei tempi, l'Arno sfociava nel “Sinus Pisanus” proprio a questo punto, c'erano dei gradini per salire dall'approdo alla riva. Per questo la chiesa prese il nome di “San Piero e Grado”. D'aspetto rude e austero, la basilica ci mostra nel suo grandioso interno una serie di affreschi sulla vita di San Pietro e il luogo esatto in cui il Santo pose piede a terra alla fine del suo lungo viaggio dalla Palestina.

domenica 14 dicembre 2008

Vicopisano in Pisa


E' questa una storica cittadina raccolta attorno ad un pittoresco colle svettante di cipressi e di torri, fra cui notiamo la bella Torre dell' Orologio, il Torrione delle quattro Porte e l'ardita Torre del Mastio. Queste torri assieme alle mura, oggi diroccate, facevano parte delle fortificazioni erette per i Fiorentini dal grande architetto Brunelleschi dopo che il borgo fu tolto ai Pisani con un lungo assedio nel 1407. del periodo comunale, Vicopisano conserva un'austera Pieve costruita nel secolo XI ed un Palazzo Pretorio. Questa è una zona prevalentemente pianeggiante, cosparsa di operosi centri , alcuni dei quali conservano nobili testimonianze della loro vita di un tempo!

sabato 13 dicembre 2008

Il Natale a Suvereto


Dal 20 dicembre al 6 gennaio il Comune e varie associazioni di Suvereto organizzano una mamifestazione a carattere natalizio, con incontri,tornei sportivi, animazioni sia per adulti che per bambini, assaggi di cibi e prodotti natalizi mostre, concerti ed altro ancora.
Per tutti sono da segnalare:

21 dicembre a partire dalle 15,30 circa: "Il laboratorio creativo - c'è un regalo per te", mentre dalle 18,00 un gruppo equestre farà una fiaccolata.

24 dicembre dale ore 15,00: Babbo Natale nel borgo, giochi in piazza, Torneo "Tennis della padella", spettacolo di giocoleria e clowneria, teatrino puppets.

27 Dicembre: presepe vivente dei bambini e spettacolo degli sbandieratori alle ore 16,00.

28 dicembre ore 15,00: giochi e animazioni per ragazzi e esibizione di tiro con l'arco.

31 dicembre dalle ore 23,00: grande spettacolo itinerante di musica e animazione in piazza, fuochi d'artificio e specialità gastronomiche per tutta la notte.



3 gennaio dalle ore 15,00: giornata della lettura presso il Museo di Arte Sacra, mostra di prodotti artigianali, concerto di beneficienza a cura del Coro Interparrocchiale di Piombino per le associazioni Fly e Emergency.

4 gennaio dalle 15,00: animazioni, tombola, tiro con l'arco.

5 gennaio dalle 16,00 alle 21,00: animazione per bambini e giovani.

6 gennaio ore 15,00: La Befana in piazza a cura dell'Associazione Emergency e Costruire Insieme. Presso il Museo di arte sacra "La bambola alla nonna di Suvereto".

mercoledì 10 dicembre 2008

Pontedera città medievale


Cittadina di origine medievale così chiamata perchè estesa presso la confluenza del Fiume Era nell'Arno. Pontedéra, patria delle “Vespe” (le notissime motorette che corrono su ogni strada d'Italia e di molti Paesi stranieri) è attraversata in tutta la sua lunghezza dal Corso Matteotti, che guida alla Piazza Curtatone in cui sorge il bel Palazzo Pretorio. Attorno vi sono ubertose campagne alle quali fanno da cornice a nord i ridenti colli delle Cerbaie. Chi mai direbbe che su queste terre, oggi fertilissime e fittamente abitate, stagnassero un tempo le acque di un'immensa palude? Si trattava della famosa palude detta di “Fucecchio”; e fu solo nel medioevo che la Repubblica Fiorentina risanò quella piana acquitrinosa, scavando molti canali attorno al corso dell'Arno. Qua attorno, si ricorda ancora, una delle tante alluvioni con cui l'Arno ruppe i suoi argini dilagando nella pianura.

martedì 9 dicembre 2008

Le Balze Volterra


Ai limiti dell'abisso, solitaria e già diroccata, la badia di San Salvatore attende la fine con i resti pericolanti della sua chiesa, ma con il chiostro ancora intatto, col refettorio del monastero ancora illuminato dagli affreschi che narrano la vita di San Giusto e di San Clemente. Davanti allo sfacelo delle Balze, ci viene il desiderio di qualcosa di solido. Tornati sui nostri passi, troviamo ciò che cerchiamo nell'ampio prato che si apre in fondo al viale Francesco Ferrucci. Sono gli avanzi del Teatro Romano, tornati di recente alla luce dopo lunghi lavori di scavo. E così troviamo anche l'anello che congiunge, nella storia della città, la Velathri etrusca alla Volterra medioevale. E' l'anello della Volterrae romana, che dopo aver ceduto all'assedio di Silla fu, per secoli, fedele “municipim” dell'Impero di Roma.

venerdì 5 dicembre 2008

Chiusi la città etrusca


Chiusi è una piccola cittadina, è l'antica e potente lucumonia etrusca di Charms sulla quale regnò Porsenna, il famoso Re che assediò Roma e che Muzio Scevola tentò di uccidere. Diventata romana col nome di Clusium ed in seguito capitale di un ducato longobardo. Chiusi decadde a poco a poco nel Medioevo, seguendo le sorti di Siena e di Firenze. Oggi, sulla sommità del suo colle, che svetta nel massiccio campanile del bel Duomo romanico, Chiusi è una quieta cittadina raccolta nelle memorie del suo passato; un passato di cui rimangono interessantissime testimonianza negli oggetti raccolti dal Museo Archeologico e, soprattutto, nelle numerose tombe etrusche che costellano le campagne dei dintorni della città. La più interessante di queste tombe, tutte scavate nel tufo e ravvivate da affreschi, è quella della “Scimmia”, così chiamata perchè fra le pitture che ornano le pareti delle sue camere si nota l'immagine di una scimmia. Tra le molte cose interessanti da visitare c'è anche il labirinto di Porsenna, formato da gallerie sotterranee che formano un labirinto. Sono state create queste gallerie in epoca etrusca per raccogliere l'acqua piovana. E' possibile vedere sotto il campanile lì vicino numerosi pozzi che risalgono all'epoca romana.
Articolo di Granello

giovedì 4 dicembre 2008

Pescia e il turismo


Capoluogo della Valdinievole. È un fiorente ed industre cittadina che vanta origini romane e che conserva insigni ricordi del periodo in cui fu lungamente contesa fra Lucca e Firenze. Passeggiando per le sue vivaci strade (un po' al di qua e un po' al di là del torrente Pescia, che divide la cittadina in due parti) possiamo visitare: il Duomo, affiancato da un massiccio campanile del Trecento e con un interno arricchito da opere d'arte fra cui il bel Mausoleo di Baldassarre Turini, la duecentesca Chiesa di San Francesco, che custodisce pregevoli affreschi di Bicci di Lorenzo e la celebre tavola di San Francesco, dipinta da Bonaventura Berlinghieri solo dopo nove anni la morte del Santo; la Chiesa di Sant'Antonio, anch'essa con affreschi di Bicci di Lorenzo; e infine la lunga e caratteristica Piazza Mazzini, centro di Pescia, dove sorgono il Palazzo del Vicario, decorato da stemmi, e il bell'Oratorio della Madonna di Piè di Piazza. Si può notare che tutta questa simpatica cittadina pulsa di opifici, di filande. Ma c'è un'altra attività, assai importante, anche se silenziosa, di cui Pescia va giustamente fiera. E' quella della coltivazione delle viti, degli ulivi, degli asparagi e, soprattutto, dei fiori. Non si può lasciare la cittadina senza prima aver visto il Mercato dei Fiori, dove d'estate si svolge il più attivo commercio floreale d'Italia. I fiori, specialmente garofani, provengono dai vivai lungo la Valle del Pescia, che ne producono quasi 150 milioni all'anno.

mercoledì 3 dicembre 2008

Chianciano Terme


E' uno dei più celebri centri di cura d'Italia. Le sue sorgenti idrominerali, utilizzate da grandi stabilimenti, sono indicatissime per la cura delle malattie del fegato. Anche se già note fin dall'antichità (si dice che persino Porsenna le conoscesse) le acque di Chianciano divennero famose in tutto il mondo solo all'inizio del nostro secolo. Per questo si può notare che la cittadina ha un aspetto moderno, con i suoi lussuosi alberghi, le sue ville e i suoi eleganti viali attorno al magnifico Parco delle fonti. Il più lungo di questi viali unisce Chianciano terme all'antico borgo di Chianciano, che sorge in ariosa posizione su un colle, con vari edifici del Medioevo e con un interessante “Museo archeologico delle Acque” con numerosi reperti archeologici ed etruschi. Interessante è il “Museo d'Arte Sacra” che si trova presso il Palazzo dell'Arcipretura. La più bella chiesa di Chianciano è senza dubbio è il Tempio della Madonna della Rosa. Vi sono per i turisti interessati molti percorsi nelle campagne che fanno assaporare panorami molto suggestivi; denominati da ampie vallate che fanno scorgere qui e là castelli o magnifiche rocche o ancora antichissime chiese. Portandoci così ad una visita per esaudire la nostra curiosità.

San Quirico d'Orcia


Antichissimo borgo ed oggi importante centro agricolo che vanta, fra altri edifici del Medioevo, una Collegiata romanica del secolo XII con tre magnifici portali. Ancora oggi la struttura urbanistica è medioevale, gran parte della cinta muraria è ancora ben integra. Sono ben visibile tra tutte quattordici torri, e ancora visibili rimangono due porte della cinta muraria. E' panoramica la visione del cono dell'Amiata, l'immensa, meravigliosa montagna, ammantata di castagneti e di faggeti, che si innalza sul confine tra la nostra provincia e quella di Grosseto. Già sappiamo qualcosa delle sue ricche miniere di mercurio, delle sue fresche sorgenti che alimentano gli acquedotti di Siena e di Grosseto. Da qualche tempo, però l'Amiata è anche assai frequentata da villeggianti durante il periodo estivo e da comitive di sciatori durante l'inverno. Ai piedi della bella montagna si trova l'Abbadia San Salvatore. Come prima menzionato, la sua importanza agricola ha dato merito all'iniziativa della famosa manifestazione della “festa dell'olio” che si svolge ogni anno nel mese di Dicembre; e deriva da olive extravergini della zona. Appena fuori da San Quirico d'Orcia c'è il castello che è di proprietà privata un tempo apparteneva alla famiglia Salimbeni, passando poi nel tempo alla famiglia Piccolomini Clementini, che fino ad oggi tiene il castello con cura e parsimonia.

Lo splendido Monteriggioni in provincia di Siena


Comune in provincia di Siena, sorge in una zona collinosa, bagnata dai torrenti Staggia ed Elsa, e comprende le frazioni di Abbadia a Isola, Basciano, Castellina, Scalo, Santa Colomba e Strofe. E’ centro ad economia agricola ed industriale. Prevalentemente presenta un'economia agricola e pastorale, allevamento di bestiame e produzioni di legname e carbone, di oli e soprattutto di vini (il famosissimo Chianti)caratterizzano questo borgo. La risorsa principale economica rimane sempre il turismo. Questo borgo è talmente bello che ha ospitato numerosissimi set di film (tra gli altri il Gladiatore) e tantissimi spot pubblicitari. Potrete inoltre trovare delle aziende artigiane che lavorano marmo,legno e ceramiche Anticamente Monteriggioni, fu fortezza senese ai confini col territorio di Firenze; la sua cerchia di mura duecentesche, di cui è composto il castello con 14 torri solo in parte conservate, ispirò a Dante una similitudine con le figure dei giganti incatenati nell’Inferno. Esso è la principale fonte di richiamo per il turismo. Dall'atmosfera medioevale, qui vengono organizzati durante l'anno numerosi eventi. Ha una propria stazione ferroviaria sulla linea Empoli-Siena.

Asciano


Comune in provincia di Siena, a 25 chilometri dal capoluogo, su un’altura nell’alta valle dell’Ombrone, non lontano dalla riva sinistra del fiume. Citato già nel secolo IX come feudo dei conti della Scialenga, fu acquistato dai Senesi nel 1215, venne da questi fortificato e divenne oggetto di aspra contesa fra Siena e Firenze. Oggi è centro agricolo e commerciale. Vi sono notevoli monumenti come la chiesa romanica di S.Agata e quelle gotiche di S.Francesco e di S.Agostino. tipica dell’arte senese, la fontana del sec. XV in Piazza del Grano, Stazione ferroviaria propria, sulle linee per Siena, Grosseto, Chiusi, e Monte Oliveto Maggiore.
E' uno storico borgo medioevale con un'insigne Collegiata romanica, dall'alto campanile merlato, prima citata e un Museo d'Arte Sacra che raccoglie pregevoli pitture senesi di Matteo di Giovanni, di Taddeo di Bartolo, del Barna, di Ambrogio Lorenzetti e del “Maestro dell'Osservanza” Pietro di Giovanni d'Ambrogio.

martedì 2 dicembre 2008

Colle di Val D'Elsa


E' patria del grande architetto Arnolfo di Cambio. Essa si compone di due parti: Colle Alto, o Borgo, che si eleva sopra un poggio, e Colle Basso, adagiata in pianura. C'è differenza tra l'austera quiete di San Gimignano e l'animazione di questo centro pulsante di traffici e di industrie. Qualcuno ha scritto che gli abitanti di Colle hanno il “bernoccolo” del lavoro. E difatti furono proprio due fiorenti industrie, quella della carta, a dare sviluppo all'antica borgata medioevale che poi divenne sede vescovile e fu dichiarata “città”. Oggi, alle nobili attività artigiane di un tempo, si sono sostituite a Colle numerose industrie moderne fra cui prevalgono le vetrerie. I commerci, vivacissimi, trovano il loro sfogo nel pittoresco mercato del venerdì, che vede la vasta Piazza Arnolfo di Cambio gremita di mercanti e di bancarelle con prodotti d'ogni genere. Visitata, a Colle Basso, l'artistica Chiesa di S.Agostino, saliamo a Colle Alto, che conserva il suo aspetto di borgo medioevale specialmente nella caratteristica Via del Castello, preceduta da un'arcata che si apre sotto il bellissimo Palazzo Campana. Raggiunta Piazza del Duomo (dove sorgono il Palazzo Pretorio e il Duomo, che conserva pregevoli opere d'arte) Via del Castello procede con un altro tratto di edifici e di torri medioevali fra cui si erge la Casatorre di Arnolfo di Cambio, del Duecento.

Collodi e il famoso Parco di Pinocchio


Collodi, patria del celebre autore di “Pinocchio”, dove ci appare lo spettacoloso giardino della Villa Garzoni, uno dei più belli della Toscana, animato da statue, da terrazze, da grotte, da fantasiosi giochi d'acqua che scorrono in mille zampilli e cascatelle con aiuole e siepi di mirto. Di fronte al giardino, c'è l'originalissimo Monumento a Pinocchio sorto nel 1954 col contributo di tutti i bambini del mondo. Esso comprende la statua di “Pinocchio con la Fata”, opera dello scultore Emilio Greco, l'”Osteria del Gambero Rosso”, spiritosa e bizzarra, e la “Piazzetta dei Mosaici”, così chiamata perchè recinta da un muro di varia altezza su cui sono riprodotte, con smaglianti mosaici, alcune scene del famosissimo libro. “Scalando” il muro è forse il vero modo di entrare nella piazzetta dei mosaici, inventata con estro e con amore, pietra su pietra, da Venturino Venturi. Essa ha già avuto il nome di “Piazzetta magica” per quell'improvviso effetto che crea a sorpresa, di bizzarro mondo incantato delle favole. La prima sorpresa dei mosaici è quella di trovare le avventure ed i personaggi incredibili, vecchi amici, che riempono le pagine del famoso libro. Percorrendo, subito da sinistra all'ingresso, ecco la stanza aperta da cui scappò Pinocchio, la capretta sullo scoglio in riva al mare tempestoso, il carabiniere con la prigione dove andò a finire il burattino; l'albero degli zecchini; la ragnatela e il paese Acchiappacitrulli, l'Omino più largo che lungo, tenero e untuoso come una palla di burro, che condusse Lucignolo e Pinocchio nel Paese dei Balocchi. Sull'altro lato, Geppetto che intaglia il pezzo di legno; il paese attraverso cui scappa Pinocchio; il Grillo Parlante schiacciato sul muro con una martellata; poi la Volpe e il Gatto nell'Osteria del Gambero Rosso, dove il Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco non potè mangiare che trentacinque triglie in salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana. E ancora, la Volpe e il Gatto ridotti a chiedere l'elemosina. Sul lato seguente: il cane Alidoro che salvò il burattino, con i carabinieri sullo sfondo; il Pescatore Verde con la padella; Geppetto nel ventre del pescecane; Mangiafuoco con i burattini; gli assassini nella notte che aspettano tra gli alberi Pinocchio per derubarlo; il girotondo dei Bambini di tutto il mondo nel Paese dei Balocchi. Nell'ultimo lato: tre dottori: Corvo, Civetta e Grillo; la Chiocciola paziente con la scala che doveva scendere per portare le vivande a Pinocchio; la Fatina; il Serpente che scoppiò a ridere; il burattino fra le maschere Arlecchino e Pulcinella.

Cutigliano comune di Pistoia


E' un gaio ed accogliente centro di villeggiatura che ci mostra un bel Palazzo Pretorio del Trecento ornato dagli stemmi dei Capitani della Montagna. Da Cutigliano un'audace funivia ci porta, in pochi balzi, fino al Poggio della Doganaccia, da cui è facile proseguire fino al piccolo Lago di Scaffaiolo, che azzurreggia in una conca erbosa ai piedi del Monte Cupolino. La strada principale, poi, si inoltra nella magnifica Foresta dell'Abetone. Eccoci nella Selva di Boscolungo, fitta di faggi, di larici, di pini e di abeti colossali. Ma già alle cupe cortine dei boschi si alternano dolci pendii prativi disseminati di case, di ville, di rifugi, di alberghi. Siamo, ormai, al famoso Passo dell'Abetone, sul confine con l'Emilia, dove due piramidi di pietra ci ricordano che questo valico fu aperto nel 1777 dai sovrani di Modena e di Toscana. La località dell'Abetone, ebbe origine da un enorme abete che fu abbattuto allorchè fu costruita la strada che valica il “Passo” omonimo. Questa strada, a sua volta, fu per qualche tempo chiamata con due nomi: Via Ximenes, nel tratto da Pistoia al Passo, e Via Giardini, nel tratto dal Passo a Modena, Ximenes e Giardini furono i costruttori dei due tratti di strada, aperti dal 1766 al 1788. E' frequentatissima sia d'Estate che d'Inverno: l'Estate da villeggianti che possono godersi in santa pace il refrigerio delle selve o compiere interessanti escursioni verso le cime circostanti, e l'Inverno da folle di sciatori che vi trovano numerosi impianti di seggiovie, slittovie e sciovie per salire il più in alto possibile.
Articolo di Granello

lunedì 1 dicembre 2008

Istruzioni pubblicazione comunicati stampa

Ecco le semplici istruzioni per poter pubblicare i vostri comunicati stampa su toscana-turismo
Inviate un email con la richiesta a info@izzyweb.it con oggetto:
" Comunicati stampa toscana turismo "
Indicando l'email per recapito dell'invito.
Gli articoli devono parlare di eventi, manifestazioni, e aziende legate al turismo in Toscana (Hotel, agriturismo, ristoranzione)
Ci sono tre semplici regole da rispettare:
1) I testi devono essere il più possibile originali, non copiati da altri siti. Pubblicare testi identici danneggierebbe sia noi che il vostro sito. Basta fare anche piccole modifiche al testo originale.
2) I post devono essere accompagnati da almeno un immagine o foto, per rafforzare l'articolo stesso. Potete inserire le immagini direttamente dal form, a dimensione fissa piccola.
3) Ovviamente gli articoli devono rispettare il regolamento di Blogger.
Prendete pure tutto il tempo che volete per pubblicare l'articolo, cercando di dargli un aspetto gradevole, per facilitare l'utente a una lettura veloce e scorrevole.
Per qualsiasi domanda non esitate a scriverci.

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Per coloro che in vacanza non amano usare l'auto e vogliono godersi a pieno la natura, all'Isola d'Elba è attivo un nuovissimo s...