giovedì 3 gennaio 2008

Visitare Piombino

Piombino, capoluogo della Val di Cornia, è conosciuta soprattutto come porto e città industriale, ma conserva al suo interno un centro storico ben restaurato, con edifici medievali e rinascimentali.
Sono in particolare da segnalare:
  • Piazza Bovio: La Piazza Giovanni Bovio è un esempio unico nel suo genere di piazza protesa sul mare quasi a toccare l’Isola d’Elba, interamente costruita su uno sperone roccioso. Da qui così come dal vicino viale del Popolo lo sguardo spazia sulle Isole dell’arcipelago Toscano dall’Isola del Giglio a Montecristo, Capraia e la Corsica. Il palazzo dei principi Appini si trova all’ingresso della piazza Bovio, in attesa di restauro, fu residenza signorile quattrocentesca è oggi sede dell'Istituto di biologia ed ecologia marina dove si può visitare l’Acquario Mediterraneo alimentato direttamente con acqua marina.
  • La concattederale di S. Antimo: Edificata nel 1377, si qualifica da sola, per la ricchezza dei suoi contenuti, in vero e proprio museo. Presenta una facciata in mattoni con portale e lunetta mosaicata di scuola vaticana che raffigura S. Michele Arcangelo. contiene pregevoli opere di Andrea Guardi come ad esempio il bellissimo Fonte Battesimale in marmo del 1470 ed alcuni sepolcri degli Appiani, principi di Piombino. Annessi alla chiesa sono il chiostro rinascimentale, opera di grande rilievo con loggiato in marmo anch’esso attribuito ad Andrea Guardi (seconda metà del XV sec.), e il museo civico di arte sacra, che ospita manufatti marmorei e lignei, dipinti (pale provenienti da Populonia), antichi ostensori, calici, reliquiari ed oreficerie.
  • Il castello: La sua storia riflette al storia della città; infatti il suo aspetto attuale è il risultato di più fasi costruttive comprese tra il XIII ed il XIX secolo. Si tratta per lo più di una fortezza Medicea costruita intorno al “Cassero Pisano” del 1236 che fu l’antica porta est della città. Destinato a luogo di detenzione dopo l’unità d’Italia, mantenne le funzioni di carcere fino al 1960. il Recente restauro terminato nel 2001 permette oggi una lettura chiara delle varie stratificazioni edilizie succedutesi nei secoli. All’interno è allestito il “museo del castello e della città” che illustra al pianterreno la sua storia attraverso un percorso didattico. Al primo piano vi è un esposizione di reperti ceramici e metallici (databili dal XIV al XIX sec.) rinvenuti durante lo scavo archeologico organizzato all’interno dell’edificio in fase di restauro. Al secondo piano invece è organizzato il centro di documentazione sulla Resistenza in Val di Cornia nel XX sec. Infatti la città di Piombino, insignita nel 2000 di Medaglia d’Oro al valor Militare, fu protagonista della battaglia contro gli occupanti nazisti del 10 settembre 1943.
  • Il Rivellino: L’antica porta a terra della città, detta anche di Sant’Antonio è il monumento più antico di Piombino edificato nel 1212, unica testimonianza dell’età comunale. Nel 1447 vi fu costruito il massiccio rinforzo semicircolare, “il Rivellino”.
  • La Chiesa della Misericordia: E’ una chiesa per così dire minore, con impianto risalente al XIII sec. ci appare nella sua attuale formulazione risalente al XVI secolo. All’interno è custodito un crocifisso ligneo del XV secolo.
  • La Cittadella: Complesso architettonico costruito nella seconda metà del XV sec. voluto come dimora principesca dalla famiglia Appiani ad opera di Andrea Guardi per volere di Jacopo III d’Appiano in quella che poi divenne una sorta di acropoli cittadina. Oggi sono ancora visibili:
  • la Cisterna: Esempio in marmo di arte quattrocentesca fa parte del complesso architettonico della Cittadella, è opera del Guardi ha sui lati v volti dei principi Jacopo III la moglie e il figlio.
  • la Cappella della Madonna: Opera insigne del Guardi nacque come cappella signorile in stile rinascimentale con decorazioni tardo gotiche contiene oltre alle sculture dell’artista una immagine della Madonna col Bambino in terracotta policroma di scuola Robbiana.

L’edificio prospiciente la piazza di fronte alla cappella ospita il museo archeologico del territorio di Populonia. Inaugurato nel 2001 è allestito con oltre 2.000 reperti che documentano in un percorso didattico-scientifico la storia degli insediamenti umani del territorio dalla preistoria, al periodo etrusco (qui ben rappresentato) al tardo-antico.

  • Le mura di cinta leonardesche: Nel secolo XVI Piombino fu cinta di mura che collegarono precedenti torri isolate cingendo quello che oggi è l’attuale centro storico, raggiungendo la Cittadella dei Principi Appiani. Di questa cinta ne sono rimasti esempi ancora visibili in via Leonardo da Vinci, vicino alle fonti dei canali di Marina, in Piazza Bovio e in via della Rocca sul lato mare dietro il museo archeologico di Cittadella.
  • Il porticciolo di Marina: Le fonti dette anche delle “serpi in amore” come ricorda il bassorilievo di due rettili uniti per la testa, è opera probabile di Nicola Pisano del 1247; L’acqua fuoriesce da cinque bocche decorate da teste animalesche in marmo e serviva in passato per l’approvvigionamento delle navi antiche che riparavano nel piccolo porticciolo di pescatori antistante. Fino a tempi recenti ritrovo dei pescatori che sulle balaustre riparavano e tendevano ad asciugare le loro reti fino ad occupare l’attigua Piazzetta dei grani. Il porticciolo di Marina è stato scelto come sfondo per il film "N" di Paolo Virzì.

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